1. AMBROGIO
Ambrogio nacque nei primi decenni del 1600. Nei registri parrocchiali di Cernusco sul Naviglio, dove ho condotto larga parte delle mie ricerche, non ho trovato alcun documento che lo riguardi direttamente, ma la sua identità mi è stata rivelata dagli atti di battesimo e matrimonio dei suoi figli.
Egli visse durante l'occupazione spagnola in Lombardia. Intorno al 1630 nelle campagne del milanese vi fu una profonda crisi demografica ed economica a causa della peste descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi.
Ambrogio si sposò con Rosina ed ebbe da lei tre figli nati e battezzati a Cernusco, i cui dati sono riportati nello schema sottostante:
Il 14 febbraio 1675 è annotata la morte di un figlio "abiatico" di Ambrogio di appena un giorno di vita. Il termine "abiatico" diffuso nell'Italia settentrionale, in particolare in Lombardia, sta ad indicare il nipote del nonno. Dopo questa data non si hanno più notizie relative ad Ambrogio.
Ambrogio nacque nei primi decenni del 1600. Nei registri parrocchiali di Cernusco sul Naviglio, dove ho condotto larga parte delle mie ricerche, non ho trovato alcun documento che lo riguardi direttamente, ma la sua identità mi è stata rivelata dagli atti di battesimo e matrimonio dei suoi figli.
Egli visse durante l'occupazione spagnola in Lombardia. Intorno al 1630 nelle campagne del milanese vi fu una profonda crisi demografica ed economica a causa della peste descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi.
Ambrogio si sposò con Rosina ed ebbe da lei tre figli nati e battezzati a Cernusco, i cui dati sono riportati nello schema sottostante:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1.
Gio. Giacomo |
06/08/1644 | 31/01/1668
sp. Angelica Sartirana |
non reperita |
2. Lucia Aurelia | 29/11/1646 | non reperita | |
3. Anna Maria | 10/11/1653 | 01/05/1714 |
Il 14 febbraio 1675 è annotata la morte di un figlio "abiatico" di Ambrogio di appena un giorno di vita. Il termine "abiatico" diffuso nell'Italia settentrionale, in particolare in Lombardia, sta ad indicare il nipote del nonno. Dopo questa data non si hanno più notizie relative ad Ambrogio.
2.
GIACOMO
(1644 - ?)
Gio.Giacomo, primo figlio di Ambrogio Della Torre e di Rosina, nacque a Cernusco il 6 agosto 1644. Nonostante il suo nome di battesimo fosse Gio. Giacomo fu sempre chiamato col secondo nome Giacomo.
Si sposò a Cernusco il 31 gennaio 1668 con Angelica Sartirana, figlia di Domenico. Da lei ebbe quattro figli, l'ultimo dei quali non fu battezzato in quanto morì il giorno seguente la nascita. Si riportano i loro dati essenziali nel seguente schema:
La mortalità infantile a quei tempi era molto elevata: da sola superava la mortalità di tutte le altre malattie messe insieme. Le cause di morte nei primissimi giorni di vita erano cause o fetali o materne o ostetriche; eccezionalmente la morte era dovuta a malattia insorta dopo la nascita.
La famiglia Della Torre abitava alla Cascina de Santi, che era localizzata lungo l'attuale strada padana superiore. Citata in documenti fin dal secolo 1500, questa cascina di notevole interesse storico ed artistico è stata recentemente demolita per far posto a moderni fabbricati. Comunque nel territorio di Cernusco sul Naviglio si possono ancora oggi ammirare numerose cascine, tutte più o meno esterne al perimetro dell'agglomerato urbano.
Gio.Giacomo, primo figlio di Ambrogio Della Torre e di Rosina, nacque a Cernusco il 6 agosto 1644. Nonostante il suo nome di battesimo fosse Gio. Giacomo fu sempre chiamato col secondo nome Giacomo.
Si sposò a Cernusco il 31 gennaio 1668 con Angelica Sartirana, figlia di Domenico. Da lei ebbe quattro figli, l'ultimo dei quali non fu battezzato in quanto morì il giorno seguente la nascita. Si riportano i loro dati essenziali nel seguente schema:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Carlo Ambrogio | 05/11/1668 | 10/06/1699 | |
2. Paolo Geronimo | 21/11/1671 | 03/02/1699
sp. Marta Prata |
01/06/1712 |
3. Aurelio | 15/09/1673 | 18/09/1673 | |
4. | 14/02/1675 | 15/02/1675 |
La mortalità infantile a quei tempi era molto elevata: da sola superava la mortalità di tutte le altre malattie messe insieme. Le cause di morte nei primissimi giorni di vita erano cause o fetali o materne o ostetriche; eccezionalmente la morte era dovuta a malattia insorta dopo la nascita.
La famiglia Della Torre abitava alla Cascina de Santi, che era localizzata lungo l'attuale strada padana superiore. Citata in documenti fin dal secolo 1500, questa cascina di notevole interesse storico ed artistico è stata recentemente demolita per far posto a moderni fabbricati. Comunque nel territorio di Cernusco sul Naviglio si possono ancora oggi ammirare numerose cascine, tutte più o meno esterne al perimetro dell'agglomerato urbano.
3.
PAOLO
GERONIMO (1671 - 1712)
Paolo Geronimo, secondo figlio di Giacomo Della Torre e di Angelica Sartirana, nacque a Cernusco il 21 settembre 1671. Al battesimo gli fece da madrina la zia paterna Anna Maria.
Si sposò a Cernusco il 3 febbraio 1699 con Marta Prata, figlia del fu Domenico di Cernusco. Alla cerimonia fecero da testimoni Agostino Maffezzone, Carlo Oggiono e Pietro Della Torre, tutti abitanti alla Cascina de Santi. Da lei ebbe sei figli, i cui dati essenziali sono riportati nel seguente schema:
La famiglia Della Torre, dopo il 1702, si trasferì dalla Cascina de Santi alla Cascina Olearia entrambe situate a Sud del centro abitato di Cernusco.
La Cascina Olearia era formata da una parte residenziale a carattere signorile, accanto a corpi rustici. Recentemente è stata smembrata a causa della vendita frazionata che ne ha completamente alterato la fisionomia e distrutto definitivamente quell'unità che ancora sussisteva pur con le stratificazioni di secoli e le numerose ristrutturazioni. Interessante è la sua collocazione rispetto a quella della Villa Alari: esattamente sull'ideale prosecuzione, oltre la strada padana superiore, dell'asse prospettico su cui è impostata la villa. Questo fatto potrebbe essere all'origine della credenza popolare in base alla quale un passaggio sotterraneo collegherebbe la villa alla cascina, entrambe nel secolo Settecento, di proprietà della famiglia Alari.
Paolo morì a Cernusco il 1° giugno 1712 all'età di quarant'anni per un attacco d'asma.
Paolo Geronimo, secondo figlio di Giacomo Della Torre e di Angelica Sartirana, nacque a Cernusco il 21 settembre 1671. Al battesimo gli fece da madrina la zia paterna Anna Maria.
Si sposò a Cernusco il 3 febbraio 1699 con Marta Prata, figlia del fu Domenico di Cernusco. Alla cerimonia fecero da testimoni Agostino Maffezzone, Carlo Oggiono e Pietro Della Torre, tutti abitanti alla Cascina de Santi. Da lei ebbe sei figli, i cui dati essenziali sono riportati nel seguente schema:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Domenico Ambrogio | 06/01/1700 | non reperita | |
2. Melchior Gaspar Baldassarre | 31/12/1700 | 24/04/1725 sp. Brigida Somaschini | non reperita |
3. Angiola Cattarina | 30/11/1702 | non reperita | |
4. Anna Maria | 20/06/1705 | 11/08/1709 | |
5. Giacomo D. | 01/07/1708 | non reperita | |
6. Paola | 1709 | 05/08/1715 |
La famiglia Della Torre, dopo il 1702, si trasferì dalla Cascina de Santi alla Cascina Olearia entrambe situate a Sud del centro abitato di Cernusco.
La Cascina Olearia era formata da una parte residenziale a carattere signorile, accanto a corpi rustici. Recentemente è stata smembrata a causa della vendita frazionata che ne ha completamente alterato la fisionomia e distrutto definitivamente quell'unità che ancora sussisteva pur con le stratificazioni di secoli e le numerose ristrutturazioni. Interessante è la sua collocazione rispetto a quella della Villa Alari: esattamente sull'ideale prosecuzione, oltre la strada padana superiore, dell'asse prospettico su cui è impostata la villa. Questo fatto potrebbe essere all'origine della credenza popolare in base alla quale un passaggio sotterraneo collegherebbe la villa alla cascina, entrambe nel secolo Settecento, di proprietà della famiglia Alari.
Paolo morì a Cernusco il 1° giugno 1712 all'età di quarant'anni per un attacco d'asma.
4.
GASPARE
(1700 - ?)
Gaspare, secondo figlio di Paolo Della Torre e di Marta Prata, nacque a Cernusco il 31 dicembre 1700. Il primo dell'anno fu portato alla fonte battesimale ed il parroco, sentiti i genitori, gli diede i nomi di Melchior Gaspar Baldassarre che, secondo la tradizione cristiana, erano i nomi dei tre Re Magi guidati dalla stella cometa e giunti a Betlemme per rendere omaggio a Gesù.
All'inizio del Settecento si assiste alla crisi della Regno di Spagna e nel 1706, nel corso della guerra di successione spagnola, Milano viene occupata da Eugenio di Savoia e passa sotto il dominio austriaco, formalizzato dal Trattato di Rastadt nel 1714.
Gaspare si sposò a Cernusco il 24 aprile 1725 con Brigida Somaschina, figlia del fu Angiolo Maria di S. Giuliano. Il suo atto di matrimonio presenta un errore evidente. In esso si legge: "Gasparo Della Torre figlio del quondam Gasparo di mia cura ha contratto il santo matrimonio per parola dei presenti con Brigida Somaschina". L'avverbio latino "quondam" indica che, alla data di stesura dell'atto, la persona a cui esso si riferisce non era più in vita. Poiché nell'atto di battesimo Gaspare è detto figlio di Paolo e poiché quest'ultimo è l'unico Della Torre morto a Cernusco in questo lasso di tempo, bisogna attribuire ad una disattenzione dell'estensore dell'atto di matrimonio l'indicazione non corretta del nome del padre defunto (quondam Gasparo anzichè quondam Paolo).
Si riportano nel seguente schema i dati essenziali dei cinque figli di Gaspare nati e battezzati a Cernusco:
Dopo il 1757, anno di nascita del nipote Angelo Maria, non si hanno più notizie relative a Gaspare.
Gaspare, secondo figlio di Paolo Della Torre e di Marta Prata, nacque a Cernusco il 31 dicembre 1700. Il primo dell'anno fu portato alla fonte battesimale ed il parroco, sentiti i genitori, gli diede i nomi di Melchior Gaspar Baldassarre che, secondo la tradizione cristiana, erano i nomi dei tre Re Magi guidati dalla stella cometa e giunti a Betlemme per rendere omaggio a Gesù.
All'inizio del Settecento si assiste alla crisi della Regno di Spagna e nel 1706, nel corso della guerra di successione spagnola, Milano viene occupata da Eugenio di Savoia e passa sotto il dominio austriaco, formalizzato dal Trattato di Rastadt nel 1714.
Gaspare si sposò a Cernusco il 24 aprile 1725 con Brigida Somaschina, figlia del fu Angiolo Maria di S. Giuliano. Il suo atto di matrimonio presenta un errore evidente. In esso si legge: "Gasparo Della Torre figlio del quondam Gasparo di mia cura ha contratto il santo matrimonio per parola dei presenti con Brigida Somaschina". L'avverbio latino "quondam" indica che, alla data di stesura dell'atto, la persona a cui esso si riferisce non era più in vita. Poiché nell'atto di battesimo Gaspare è detto figlio di Paolo e poiché quest'ultimo è l'unico Della Torre morto a Cernusco in questo lasso di tempo, bisogna attribuire ad una disattenzione dell'estensore dell'atto di matrimonio l'indicazione non corretta del nome del padre defunto (quondam Gasparo anzichè quondam Paolo).
Si riportano nel seguente schema i dati essenziali dei cinque figli di Gaspare nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Maria Teresa | 12/09/1728 | 12/04/1729 | |
2. Paolo Antonio Maria | 12/09/1730 | 12/01/1755 sp. Marta Farina | 05/11/1800 |
3. Carlo Giuseppe | 16/02/1734 | (?) sp. Angela Brambillasca | 30/05/1768 |
4. Domenico | 02/07/1736 | 11/02/1742 | |
5. Anna Maria | 22/07/1740 | non reperita |
Dopo il 1757, anno di nascita del nipote Angelo Maria, non si hanno più notizie relative a Gaspare.
5.
PAOLO
(1730 - 1800)
Paolo, secondo figlio di Gaspare Della Torre e di Brigida Somaschina, nacque a Cernusco il 12 settembre 1730. Fu battezzato il dì seguente con i nomi di Paolo Antonio Maria. Il primo nome Paolo è dedicato alla memoria del nonno paterno.
Un periodo di vivaci riforme inizia intorno alla metà del Settecento sotto il regno di Maria Teresa d'Austria (1740 - 1780) e prosegue con il regno di Giuseppe II d'Austria (1780 - 1790). In questo periodo Milano riprende ad avere un ruolo primario sia sul piano culturale che su quello economico.
Paolo si sposò a Cernusco il 12 gennaio 1755 con Marta Farina, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
I registri parrocchiali, fino all'unità d'Italia, sono spesso l'unica fonte di notizie anagrafiche non solo per la registrazione di matrimoni, battesimi e decessi, ma anche per gli stati delle anime, o elenchi di tutte le famiglie della parrocchia, aggiornati annualmente.
Nello stato delle anime della parrocchia di Cernusco del 1789 la famiglia Della Torre risultava composta da dieci persone: Paolo, sua moglie Marta Farina e i loro figli Giacomo Antonio, Gaspare, Maria Teresa, Angela Maria, Gioanna Maria, Angelo Maria, più la moglie di Angelo Maria, ossia Giuseppa Radaelli e il loro figlio Luigi.
Nello stato delle anime del 1792 la famiglia Della Torre abitava in un fabbricato rurale denominato "sostretta di ragione del Sig. Pietro Rubini" assieme alle famiglie Caloni, Mariani, Radaelli, Castoldi, Farina. Risultava composta da dodici persone: Paolo, sua moglie Marta e i loro figli Antonio, Gaspare, Angela Maria, Angelo Maria, più la moglie di Angelo Maria, ossia Giuseppa Radaelli e i loro figli Luigi, Teresa, Antonia, Teodolinda e Marianna.
A quei tempi le famiglie erano molto numerose e riunivano genitori, figli e nipoti sotto uno stesso tetto. Gli uomini lavoravano, mentre le donne si occupavano della casa e dell'educazione dei figli.
Paolo morì a Cernusco il 5 novembre 1800 all'età di settant'anni.
Marta Farina morì a Cernusco il 23 febbraio 1811 all'età di settantott'anni.
Paolo, secondo figlio di Gaspare Della Torre e di Brigida Somaschina, nacque a Cernusco il 12 settembre 1730. Fu battezzato il dì seguente con i nomi di Paolo Antonio Maria. Il primo nome Paolo è dedicato alla memoria del nonno paterno.
Un periodo di vivaci riforme inizia intorno alla metà del Settecento sotto il regno di Maria Teresa d'Austria (1740 - 1780) e prosegue con il regno di Giuseppe II d'Austria (1780 - 1790). In questo periodo Milano riprende ad avere un ruolo primario sia sul piano culturale che su quello economico.
Paolo si sposò a Cernusco il 12 gennaio 1755 con Marta Farina, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Maria Antonia | 17/01/1756 | 19/01/1756 | |
2. Annunziata T. | 17/01/1756 | non reperita | |
3. Angelo Maria | 02/03/1757 | 13/01/1782 sp. Giuseppa Radaelli | non reperita |
4. Carlo Antonio | 29/07/1758 | non reperita | |
5. Gio. Batta D. | 24/06/1760 | 26/11/1774 | |
6. Maria Teresa | 21/09/1762 | 12/01/1784 sp. Francesco Cantone | non reperita |
7. Giacomo Antonio | 24/07/1765 | 27/01/1793 sp. Carolina Caloni | non reperita |
8. Angela Maria | 06/03/1768 | 1788 sp. Carlo Frigerio | 22/02/1836 |
9. Gaspare G. | 16/03/1770 | 26/01/1800 sp. Teresa Boniardi | non reperita |
10. Carlo Giuseppe | 03/09/1773 | non reperita | |
11. Gioanna Maria | 23/11/1775 | non reperita |
I registri parrocchiali, fino all'unità d'Italia, sono spesso l'unica fonte di notizie anagrafiche non solo per la registrazione di matrimoni, battesimi e decessi, ma anche per gli stati delle anime, o elenchi di tutte le famiglie della parrocchia, aggiornati annualmente.
Nello stato delle anime della parrocchia di Cernusco del 1789 la famiglia Della Torre risultava composta da dieci persone: Paolo, sua moglie Marta Farina e i loro figli Giacomo Antonio, Gaspare, Maria Teresa, Angela Maria, Gioanna Maria, Angelo Maria, più la moglie di Angelo Maria, ossia Giuseppa Radaelli e il loro figlio Luigi.
Nello stato delle anime del 1792 la famiglia Della Torre abitava in un fabbricato rurale denominato "sostretta di ragione del Sig. Pietro Rubini" assieme alle famiglie Caloni, Mariani, Radaelli, Castoldi, Farina. Risultava composta da dodici persone: Paolo, sua moglie Marta e i loro figli Antonio, Gaspare, Angela Maria, Angelo Maria, più la moglie di Angelo Maria, ossia Giuseppa Radaelli e i loro figli Luigi, Teresa, Antonia, Teodolinda e Marianna.
A quei tempi le famiglie erano molto numerose e riunivano genitori, figli e nipoti sotto uno stesso tetto. Gli uomini lavoravano, mentre le donne si occupavano della casa e dell'educazione dei figli.
Paolo morì a Cernusco il 5 novembre 1800 all'età di settant'anni.
Marta Farina morì a Cernusco il 23 febbraio 1811 all'età di settantott'anni.
6.
ANGELO
MARIA (1757 - ?)
Angelo Maria, terzo figlio di Paolo Della Torre e di Marta Farina, nacque a Cernusco il 2 marzo 1757. Al suo battesimo, celebrato il giorno stesso, gli fece da padrino lo zio Carlo Giuseppe Della Torre.
Si sposò a Cernusco il 13 gennaio 1782 con Giuseppa Radaelli, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
Nello stato delle anime della Parrocchia di Cernusco del 1809 la famiglia Della Torre abitava in una "casa civile e rustica di ragione del sig. don Luigi Visconti Brebbia" assieme alle famiglie Pirola, Mandelli, Guzzi, Andreoni, Candiani, Longoni e Melzi. Risultava composta da otto persone: Angelo Maria, sua moglie Giuseppa Radaelli e i loro figli Marianna, Regina, Giovanni, Luigi, più la moglie di Luigi, ossia Angela Sala e il loro figlio Gaetano. Angelo Maria (di anni 60) ed il figlio Luigi (di anni 25), facevano di mestiere i resicotti. Il "resegot" era una sega per tagliare delle assi da grossi tronchi d'albero.
Nello stato delle anime del 1812 la famiglia Della Torre abitava in una casa di proprietà del sig. Ghiringhelli e risultava composta da sette persone. Rispetto alla precedente rilevazione manca Marianna, figlia di Angelo Maria, andata in sposa a Gio. Battista Montrasi.
Angelo Maria morì tra il 1814 e il 1818. La moglie, Giuseppa Radaelli, morì a Cernusco il 2 marzo 1819 a causa di una grave infezione polmonare.
Tra i discendenti di Gio.Battista, figlio di Angelo Maria, troviamo Giovanni, classe 1886, reduce della prima guerra mondiale, il cui figlio Alberico è citato nel libro "Lessico Cernuschese" di Nello Canducci , a pag. 175, tra i calciatori degli anni '20-'30:
"BERANEL (Alberico Della Torre). Classe 1914 della Curt de Senavra. Ha fatto parte della squadra vincente (così venivano indicate le formazioni calcistiche sulla Gazzetta dello sport dell'epoca) del 1929 della quale fino al 2006 era l'unico vivente. Se ne è andato e dalla tua bocca mai uscì un lamento nonostante il male che ti affliggeva. In tutti coloro che l'hanno conosciuto rimarrà vivo il ricordo di un impegno quotidiano (quale quello di una lunga collaborazione prestata al Centro sportivo Don Carlo Gnocchi e all'oratorio Sacer) fatto con spirito di autentico servizio per il bene dei ragazzi." Nella foto, tratta dal libro "Quand giugava Melghin" di Nello Canducci, Alberico è il primo in basso a destra.

Angelo Maria, terzo figlio di Paolo Della Torre e di Marta Farina, nacque a Cernusco il 2 marzo 1757. Al suo battesimo, celebrato il giorno stesso, gli fece da padrino lo zio Carlo Giuseppe Della Torre.
Si sposò a Cernusco il 13 gennaio 1782 con Giuseppa Radaelli, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Luigi Antonio | 20/09/1784 | 02/08/1807 sp. Angela Sala | 26/06/1833 |
2. Maria Teresa Giuseppa | 25/06/1786 | 16/01/1804 sp. Angelo Maria Ratti | 20/03/1844 |
3. Antonia Maria | 27/01/1788 | 11/05/1806 sp. Giovanni Maria Rola | 15/03/1860 |
4. Brigitta Teodolinda | 16/03/1790 | 26/12/1807 sp. Carlo Frigerio | 29/02/1836 |
5. Marianna | 12/04/1792 | 04/10/1811 sp. Gio. Battista Montrasi | non reperita |
6. Marta Regina | 26/05/1794 | 13/02/1814 sp. Francesco Castoldi | 03/05/1844 |
7. Giovanni | 12/05/1797 | 26/07/1798 | |
8. Angiola Maria | 21/04/1799 | 26/04/1799 | |
9. Gio. Battista | 23/06/1800 | 25/09/1819 sp. Maria Monguzzi | 19/01/1855 |
10. Rachela | 08/07/1803 | 30/10/1803 | |
11. Pietro | 08/07/1803 | 25/07/1804 |
Nello stato delle anime della Parrocchia di Cernusco del 1809 la famiglia Della Torre abitava in una "casa civile e rustica di ragione del sig. don Luigi Visconti Brebbia" assieme alle famiglie Pirola, Mandelli, Guzzi, Andreoni, Candiani, Longoni e Melzi. Risultava composta da otto persone: Angelo Maria, sua moglie Giuseppa Radaelli e i loro figli Marianna, Regina, Giovanni, Luigi, più la moglie di Luigi, ossia Angela Sala e il loro figlio Gaetano. Angelo Maria (di anni 60) ed il figlio Luigi (di anni 25), facevano di mestiere i resicotti. Il "resegot" era una sega per tagliare delle assi da grossi tronchi d'albero.
Nello stato delle anime del 1812 la famiglia Della Torre abitava in una casa di proprietà del sig. Ghiringhelli e risultava composta da sette persone. Rispetto alla precedente rilevazione manca Marianna, figlia di Angelo Maria, andata in sposa a Gio. Battista Montrasi.
Angelo Maria morì tra il 1814 e il 1818. La moglie, Giuseppa Radaelli, morì a Cernusco il 2 marzo 1819 a causa di una grave infezione polmonare.
Tra i discendenti di Gio.Battista, figlio di Angelo Maria, troviamo Giovanni, classe 1886, reduce della prima guerra mondiale, il cui figlio Alberico è citato nel libro "Lessico Cernuschese" di Nello Canducci , a pag. 175, tra i calciatori degli anni '20-'30:
"BERANEL (Alberico Della Torre). Classe 1914 della Curt de Senavra. Ha fatto parte della squadra vincente (così venivano indicate le formazioni calcistiche sulla Gazzetta dello sport dell'epoca) del 1929 della quale fino al 2006 era l'unico vivente. Se ne è andato e dalla tua bocca mai uscì un lamento nonostante il male che ti affliggeva. In tutti coloro che l'hanno conosciuto rimarrà vivo il ricordo di un impegno quotidiano (quale quello di una lunga collaborazione prestata al Centro sportivo Don Carlo Gnocchi e all'oratorio Sacer) fatto con spirito di autentico servizio per il bene dei ragazzi." Nella foto, tratta dal libro "Quand giugava Melghin" di Nello Canducci, Alberico è il primo in basso a destra.

DOCUMENTI
Battesimo Angelo Maria 1757
Matrimonio Angelo Maria 1782
Morte Giuseppa Radaelli 1819
Battesimo Maria Teresa 1786
Battesimo Maria 1788
Battesimo Brigitta Teodolinda 1790
Battesimo Marianna 1792
Battesimo Marta Regina 1794
Battesimo Giovanni 1797
Battesimo Angiola Maria 1799
Battesimo Gio. Battista 1800
Battesimo Rachela e Pietro 1803
Matrimonio Maria Teresa 1804
Matrimonio Antonia Maria 1806
Matrimonio Brigitta Teodolinda 1807
Matrimonio Marianna 1811
Matrimonio Marta Regina 1814
Matrimonio Gio.Battista 1819
Battesimo Angelo Maria 1757
Matrimonio Angelo Maria 1782
Morte Giuseppa Radaelli 1819
Battesimo Maria Teresa 1786
Battesimo Maria 1788
Battesimo Brigitta Teodolinda 1790
Battesimo Marianna 1792
Battesimo Marta Regina 1794
Battesimo Giovanni 1797
Battesimo Angiola Maria 1799
Battesimo Gio. Battista 1800
Battesimo Rachela e Pietro 1803
Matrimonio Maria Teresa 1804
Matrimonio Antonia Maria 1806
Matrimonio Brigitta Teodolinda 1807
Matrimonio Marianna 1811
Matrimonio Marta Regina 1814
Matrimonio Gio.Battista 1819
7.
LUIGI
(1754 - 1833)
Luigi Antonio, primo figlio di Angelo Maria Della Torre, nacque a Cernusco il 20 settembre 1784. Al battesimo gli fu da padrino lo zio Giacomo Antonio Della Torre.
Dal 1796 al 1799 Milano fu capitale della Repubblica Cisalpina, dal 1802 al 1805 capitale della Repubblica Italiana e dal 1805 al 1814 capitale del napoleonico Regno d'Italia.
Luigi si sposò a Cernusco il 2 agosto 1807 con Angela Sala, nata a Lesmo ma domiciliata a Cernusco, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
Luigi, contadino, morì a Cernusco il 26 giugno 1833 all'età di quarantanove anni.
Angela Sala morì a Cernusco il 6 gennaio 1869 all'età di ottant'anni.
Luigi Antonio, primo figlio di Angelo Maria Della Torre, nacque a Cernusco il 20 settembre 1784. Al battesimo gli fu da padrino lo zio Giacomo Antonio Della Torre.
Dal 1796 al 1799 Milano fu capitale della Repubblica Cisalpina, dal 1802 al 1805 capitale della Repubblica Italiana e dal 1805 al 1814 capitale del napoleonico Regno d'Italia.
Luigi si sposò a Cernusco il 2 agosto 1807 con Angela Sala, nata a Lesmo ma domiciliata a Cernusco, dalla quale ebbe undici figli nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Gaetano | 16/01/1809 | 12/02/1832 sp. Antonia Tricella | 23/03/1871 |
2. Pietro | 10/12/1810 | 19/12/1810 | |
3. Carlo Sebastiano | 28/07/1813 | 04/02/1841 sp. Pasqualina Manzoni | 19/10/1866 |
4. Angelo Maria | 24/09/1815 | 11/04/1817 | |
5. Antonio Maria | 08/02/1818 | 22/01/1847 sp. Maria Perego | 29/09/1852 |
6. Francesco | 03/09/1819 | 16/04/1845 sp. Susanna Farina | non reperita |
7. Maria Giuseppa | 16/09/1821 | 19/01/1846 sp. Antonio Cereda | 20/01/1855 |
8. Pietro Ambrogio | 25/07/1823 | 09/03/1826 | |
9. Giovanni Battista | 04/08/1825 | 10/10/1825 | |
10. Alessandro | 19/08/1828 | 18/03/1830 | |
11. Maria | 10/01/1831 | 16/01/1831 |
Luigi, contadino, morì a Cernusco il 26 giugno 1833 all'età di quarantanove anni.
Angela Sala morì a Cernusco il 6 gennaio 1869 all'età di ottant'anni.
DOCUMENTI
Battesimo Luigi 1784
Matrimonio Luigi 1807
Morte Luigi 1833
Morte Angela Sala 1869
Battesimo Gaetano 1809
Battesimo Pietro 1810
Battesimo Angelo Maria 1815
Battesimo Antonio Maria 1818
Battesimo Francesco 1819
Battesimo Maria Giuseppa 1821
Battesimo Pietro Ambrogio 1823
Battesimo Giovanni Battista 1825
Battesimo Alessandro 1828
Battesimo Maria 1831
Matrimonio Gaetano 1832
Matrimonio Francesco 1845
Matrimonio Giuseppa 1846
Matrimonio Antonio 1847
Battesimo Luigi 1784
Matrimonio Luigi 1807
Morte Luigi 1833
Morte Angela Sala 1869
Battesimo Gaetano 1809
Battesimo Pietro 1810
Battesimo Angelo Maria 1815
Battesimo Antonio Maria 1818
Battesimo Francesco 1819
Battesimo Maria Giuseppa 1821
Battesimo Pietro Ambrogio 1823
Battesimo Giovanni Battista 1825
Battesimo Alessandro 1828
Battesimo Maria 1831
Matrimonio Gaetano 1832
Matrimonio Francesco 1845
Matrimonio Giuseppa 1846
Matrimonio Antonio 1847
8.
CARLO
(1813 - 1886)
Carlo Sebastiano, terzo figlio di Luigi Della Torre e di Angela Sala, nacque a Cernusco il 28 luglio 1813.
Nel 1814 al termine dell'età napoleonica a Milano ritornarono gli austriaci. Milano divenne capitale del Regno Lombardo-Veneto, formalmente indipendente, ma in realtà soggetto all'Impero d'Austria. Il secondo periodo austriaco fu turbolento e caratterizzato da una continua tensione. In questo periodo avvenne la famosa rivolta delle Cinque giornate del 1848, che temporaneamente liberò Milano dal dominio austriaco.
Carlo si sposò a Cernusco il 4 febbraio 1841 con Pasqualina Manzoni. Entrambi contadini ebbero otto figli nati e battezzati a Cernusco:
Dai registri parrocchiali risulta che la famiglia Della Torre era domiciliata presso S. Maria. Nella mappa catastale del 1854 il Santuario di S. Maria è delimitato a nord dall'alzaia del Naviglio e ad est dalla roggia Brebbia che tuttora affianca la strada campestre per la cascina Lenzuoletta. A meridione si estendevano i terreni agricoli mentre a ponente il complesso parrocchiale già confinava con un edificio forse di origine medievale. Era in questo edificio che probabilmente abitava la famiglia Della Torre.
Intorno al Santuario sorse una leggenda; essa racconta che mentre i simulacri dell'Addolarota e del Cristo morto venivano trasportati su di un barcone lungo il Naviglio, all'altezza di S. Maria di Cernusco, la barca sostò e non fu più possibile ai barcaioli farla proseguire. Ciò apparve a tutti come segno di divina destinazione e, tolti i due simulacri dal barcone, vollero collocarli sull'altare di S. Maria (la collocazione avvenne intorno al 1835-1836).
Carlo morì a Cernusco il 13 febbraio 1886 all'età di settantaquattro anni.
Pasqualina Manzoni morì a Cernusco il 28 dicembre 1888 all'età di settanta anni.
L'ultimogenito di Carlo, Antonio, sposò Filomena Magni ed ebbe sette figli: Serafina (1891), Emilia (1893), Adele Pasqualina (1894), il Servo di Dio Carlo (1900), Natale (1901), Luigi (1903) e Rosa (1905). Sotto una foto della sua famiglia, tratta dal libro "Cernusco sul Naviglio attraverso la storia e le sue cartoline" di S. Bruno e G. Sorisi, scattata intorno al 1920.

Carlo Sebastiano, terzo figlio di Luigi Della Torre e di Angela Sala, nacque a Cernusco il 28 luglio 1813.
Nel 1814 al termine dell'età napoleonica a Milano ritornarono gli austriaci. Milano divenne capitale del Regno Lombardo-Veneto, formalmente indipendente, ma in realtà soggetto all'Impero d'Austria. Il secondo periodo austriaco fu turbolento e caratterizzato da una continua tensione. In questo periodo avvenne la famosa rivolta delle Cinque giornate del 1848, che temporaneamente liberò Milano dal dominio austriaco.
Carlo si sposò a Cernusco il 4 febbraio 1841 con Pasqualina Manzoni. Entrambi contadini ebbero otto figli nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Angela | 02/06/1842 | 24/09/1908 | |
2. Giuseppa | 04/04/1844 | 16/01/1868 sp. Angiola Beretta | 04/10/1914 |
3. Saule | 12 /04/1847 | 17/01/1871 sp. Serafina Fedeli | 04/09/1917 |
4. Giuseppe | 04/08/1849 | 17/01/1878 sp. Angela Brambilla | 20/12/1907 |
5. Francesco | 23/03/1852 | 20/05/1872 | |
6. Maria Rosa | 12/04/1854 | 18/11/1854 | |
7. Antonio | 15/05/1856 | 11/05/1860 | |
8. Antonio | 11/05/1863 | 08/01/1891 sp. Filomena Magni | 16/10/1920 |
Dai registri parrocchiali risulta che la famiglia Della Torre era domiciliata presso S. Maria. Nella mappa catastale del 1854 il Santuario di S. Maria è delimitato a nord dall'alzaia del Naviglio e ad est dalla roggia Brebbia che tuttora affianca la strada campestre per la cascina Lenzuoletta. A meridione si estendevano i terreni agricoli mentre a ponente il complesso parrocchiale già confinava con un edificio forse di origine medievale. Era in questo edificio che probabilmente abitava la famiglia Della Torre.
Intorno al Santuario sorse una leggenda; essa racconta che mentre i simulacri dell'Addolarota e del Cristo morto venivano trasportati su di un barcone lungo il Naviglio, all'altezza di S. Maria di Cernusco, la barca sostò e non fu più possibile ai barcaioli farla proseguire. Ciò apparve a tutti come segno di divina destinazione e, tolti i due simulacri dal barcone, vollero collocarli sull'altare di S. Maria (la collocazione avvenne intorno al 1835-1836).
Carlo morì a Cernusco il 13 febbraio 1886 all'età di settantaquattro anni.
Pasqualina Manzoni morì a Cernusco il 28 dicembre 1888 all'età di settanta anni.
L'ultimogenito di Carlo, Antonio, sposò Filomena Magni ed ebbe sette figli: Serafina (1891), Emilia (1893), Adele Pasqualina (1894), il Servo di Dio Carlo (1900), Natale (1901), Luigi (1903) e Rosa (1905). Sotto una foto della sua famiglia, tratta dal libro "Cernusco sul Naviglio attraverso la storia e le sue cartoline" di S. Bruno e G. Sorisi, scattata intorno al 1920.

DOCUMENTI
Battesimo Carlo 1813
Matrimonio Carlo 1841
Battesimo Angela 1842
Battesimo Giuseppa 1844
Battesimo Saule 1847
Battesimo Francesco 1852
Battesimo Maria Rosa 1854
Battesimo Antonio 1856
Battesimo Antonio 1863
Matrimonio Giuseppa 1868
Matrimonio Saule 1871
Battesimo Carlo 1813
Matrimonio Carlo 1841
Battesimo Angela 1842
Battesimo Giuseppa 1844
Battesimo Saule 1847
Battesimo Francesco 1852
Battesimo Maria Rosa 1854
Battesimo Antonio 1856
Battesimo Antonio 1863
Matrimonio Giuseppa 1868
Matrimonio Saule 1871
FOTO

Antonio
(1863 - 1920)

Filomena Magni (1868 - 1946)

Antonio
(1863 - 1920)

Filomena Magni (1868 - 1946)
9.
GIUSEPPE
(1849 - 1907)
Giuseppe, quarto figlio di Carlo Della Torre e di Pasqualina Manzoni, nacque a Cernusco il 4 agosto 1849. Il battesimo fu celebrato il 5 agosto e la madrina fu la zia Susanna Farina, moglie di Francesco Della Torre.
In seguito alla seconda guerra di indipendenza ed alla successiva Pace di Zurigo (1859) Milano e la Lombardia passarono al Regno di Sardegna, trasformatosi nel 1861 in Regno d'Italia.
Giuseppe, di professione contadino, si sposò a Cernusco il 17 gennaio 1878 con Angela Brambillasca, di professione contadina, dalla quale ebbe sette figli nati e battezzati a Cernusco:
Il primogenito Luigi nacque nella casa posta in Cascina Fornaci, Ernesta in via Ospedale al numero 44, Stefano in via Lodigiana al numero 38, Ernesta e Maria in via Ospedale al numero 38, Serafina e Carlo in piazza Bertoglio al numero 18.
Giuseppe fu lo zio del servo di Dio Carlo Della Torre.
Angela Brambillasca morì a Cernusco il 19 gennaio 1891 all'età di trentanove anni.
Giuseppe morì a Cernusco il 20 dicembre 1907 all'età di cinquantotto anni.
Giuseppe, quarto figlio di Carlo Della Torre e di Pasqualina Manzoni, nacque a Cernusco il 4 agosto 1849. Il battesimo fu celebrato il 5 agosto e la madrina fu la zia Susanna Farina, moglie di Francesco Della Torre.
In seguito alla seconda guerra di indipendenza ed alla successiva Pace di Zurigo (1859) Milano e la Lombardia passarono al Regno di Sardegna, trasformatosi nel 1861 in Regno d'Italia.
Giuseppe, di professione contadino, si sposò a Cernusco il 17 gennaio 1878 con Angela Brambillasca, di professione contadina, dalla quale ebbe sette figli nati e battezzati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Angelo Luigi | 06/11/1878 | 02/11/1882 | |
2. Ernesta | 27/09/1880 | 04/12/1883 | |
3. Stefano | 09/07/1882 | 06/07/1907 sp. Maria Ratti | 07/08/1963 |
4. Ernesta Maria | 26/05/1884 | 09/01/1904 sp. Vincenzo Zucchetti | 01/08/1964 |
5. Maria | 12/03/1886 | 31/12/1906 sp. Rocco Zucchetti | non reperita |
6. Pasqualina Serafina | 01/06/1889 | 04/02/1890 | |
7. Carlo Giuseppe | 25/08/1890 | 26/01/1891 |
Il primogenito Luigi nacque nella casa posta in Cascina Fornaci, Ernesta in via Ospedale al numero 44, Stefano in via Lodigiana al numero 38, Ernesta e Maria in via Ospedale al numero 38, Serafina e Carlo in piazza Bertoglio al numero 18.
Giuseppe fu lo zio del servo di Dio Carlo Della Torre.
Angela Brambillasca morì a Cernusco il 19 gennaio 1891 all'età di trentanove anni.
Giuseppe morì a Cernusco il 20 dicembre 1907 all'età di cinquantotto anni.
10.
STEFANO
(1882 - 1963)
Stefano, terzo figlio di Giuseppe Della Torre e di Angela Brambillasca, nacque il 9 luglio 1882 a Cernusco in via Lodigiana al numero 38.
Fu chiamato al distretto militare di Milano e, inquadrato nella classe di leva 1882 nella terza categoria, venne lasciato in congedo illimitato il 2 luglio 1902. Era alto 1,72 metri, di professione contadino, sapeva leggere e scrivere.
Stefano si sposò a Cernusco il 6 luglio 1907 con Maria Ratti. Lui segatore e lei potatrice, ebbero cinque figli nati a Cernusco:
Dagli atti di nascita dei suoi figli, che nacquero tutti in via Monza, risulta che Stefano di professione fece anche il facchino, il giornaliero ed il bracciante.
Il 10 luglio 1916 fu chiamato alle armi e assegnato al 2° Reggimento Artiglieria Campale Pesante. Servì meno di tre mesi in quanto, con determinazione dell'ospedale militare di Modena, venne riformato a causa della recisione del tendine d'Achille.
L'11 gennaio 1918, rivisitato presso l'ospedale militare di Milano, fu confermato inabile permanentemente al servizio militare.
Stefano morì il 7 agosto 1963 in via Cesare Battisti 2 a Cernusco; nello stesso anno, il 19 novembre, morì anche sua moglie Maria Ratti in via Baracca 6 a Cernusco.
Nel libro "Lessico Cernuschese", a pag. 165, Nello Canducci parla proprio di lui:
"Nella zona a sud del Naviglio la Cascina della Bassa era di grandi dimensioni con la stalla, i magazzini, le rimesse per gli attrezzi, le abitazioni per i salariati e anche la cappella, l'osteria, la scuola. In particolare nella Curt di tri ciap nell'osteria del Cechin, l'Andreoni di via Marcelline - avveniva l'ingaggio dei braccianti - per i lavori stagionali nella Bassa.
Stevan Beran (Della Torre) era uno dei capisquadra che ingaggiava un suo gruppo di ubligàa. Tutti preferivano andare a lavorare con Stefano perchè non tirava la corda cioè non imponeva ritmi di lavoro massacranti. Inoltre prima di mezzogiorno aveva l'uso di dislocare due lavoratori a cucinare, a preparare il risotto condito con il lardo."
GIUSEPPE, primogenito di Stefano, sposò Virginia Ratti nel 1935 ed ebbe sei figli: Osvaldo, Claudio, Maria Giulia, Stefano, Adele e Luigia.
Egli viene citato in un altro libro di Nello Canducci "Passato e avvenire della Banda de Cernusc", a pag. 80, dove si racconta che egli era suonatore nella Banda di Cernusco negli anni '30:
"Beran, Giuseppe Della Torre, prezioso suonatore di trombone d'accompagnamento, aveva il dito indice monco, mutilato. Per arrivare a muovere la chiave del trombone aveva saldato alla chiave una prolunga, un pezzo di ottone. Quando qualche curioso gli chiedeva perchè il suo trombone avesse quello strano marchingegno - Beran - mostrava la mano mutilata dicendo: Per forza go via il dit per culpa de la bindela! (della sega a nastro).
Nella Banda al Pronti, via! del maestro c'è sempre qualcuno che non attacca subito. Beran non attaccava mai al pronti ma aspettava sempre un momento dopo - da bravo suonatore d'accompagnamento - di trascinare con foga la Banda. Allora, una volta, tutti i bandisti decisero a sua insaputa di non attaccare. Al Pronti via del vicemaestro Fossati nessuno fiatò scoprendo così che Beran ancora una volta non aveva attaccato. Ma Beran sostenne che non aveva sentito la parola via."
Nella foto sotto, tratta dal libro "Cernusco sul Naviglio attraverso la storia e le sue cartoline" di S. Bruno e G. Sorisi, la Banda di Cernusco che ha partecipato al concerto romano del 1935 con Giuseppe in quarta fila in piedi, quinto da destra.

Tra i figli di Giuseppe menzioniamo OSVALDO, scomparso nel 2021, molto conosciuto a Cernusco per la sua attività di parrucchiere. Di seguito un articolo pubblicato su Primalamartesana.it che lo ricorda così:
"Cernusco sul Naviglio perde il suo “barbè”. Osvaldo Della Torre aveva 83 anni. In tanti ricordano il suo negozietto in piazza padre Giuliani.
Un barbiere all’avanguardia. Da giovane aveva iniziato a lavorare a Milano. Poi era arrivato in città dove lo zio Enrico gestiva una barberia – sartoria. Dopo qualche anno i due separarono le attività: lo zio tenne in mano le forbici per tagliare fili e stoffe, Osvaldo quelle per aggiustare i capelli. La sua bottega era frequentatissima e, come è facile immaginare, era un luogo di chiacchiere, confidenze e amicizia. Legato alla tradizione, fu però anche uno dei primi ad acquistare una lampada abbronzante per il viso. Quando vent’anni fa si ritirò, i suoi clienti insistettero perché andasse avanti. Così si organizzò e divenne un parrucchiere a domicilio, andando di casa in casa a portare i suoi tagli."
ENRICO, secondogenito di Stefano, sposò Maria Formenti nel 1936 ed ebbe tre figli: Anna, Adriano e Franco. Il terzogenito Franco racconta così dell'esperienza avuta in guerra di suo padre Enrico:
"Un ricordo del mio caro papà Enrico. Il mio rammarico è di non avere colto e scritto a pieno tutti i racconti del sua trauma vissuto negli anni della prigionia in Germania. Nell’anno 1942, periodo della seconda guerra mondiale, mio padre fu richiamato in forza all’esercito italiano e dopo un breve tempo di formazione venne inviato al fronte dell’occupazione greca con gli alleati tedeschi in territorio greco. Non ci sono stati dei fatti significativi in quel periodo, finché un evento drammatico cambiò totalmente la situazione: l'armistizio decretato nel settembre del 1943. Mio padre si trovò in una situazione incomprensibile, da soldato libero a prigioniero di guerra degli stessi alleati. Venne arrestato con tantissimi altri commilitoni, portati in una stazione e fatti salire su una tradotta, rassegnati ma speranzosi che la loro fosse un espulsione in Italia. Invece non fu la sperata loro patria, ma si rivelò un arrivo nel suolo germanico e precisamente in un campo di prigionia a Dresda. Fu una permanenza che durò quattro anni. Impiegato nei lavori pesanti di manutenzione varia, come tutti i suoi compagni, con pochissimo cibo, solo brodo e pane, non sarebbe sicuramente vissuto a lungo. Molti suoi commilitoni li vide soccombere per la fame e le fatiche, solo un puro caso lo tolse da quella disumana situazione: un ufficiale tedesco cercava un sarto che sapesse cucire su misura gli abiti e papà si propose in quanto era la sua professione in Italia. Questa opportunità, si può dire con quasi certezza, gli salvò la vita. Al quarto anno di permanenza papà tornò a casa, distrutto mentalmente e molto cagionevole nella salute, dopo un lungo periodo di convalescenza riuscì a risollevarsi e condurre una vita serena, con la sua cara moglie Maria e i suoi figli, Anna, Adriano e Franco."
Franco, classe 1941, si sposò nel 1968 con Vivalda Cerri (1947) da cui nacqui io (1969) e mia sorella Diletta (1974).
Stefano, terzo figlio di Giuseppe Della Torre e di Angela Brambillasca, nacque il 9 luglio 1882 a Cernusco in via Lodigiana al numero 38.
Fu chiamato al distretto militare di Milano e, inquadrato nella classe di leva 1882 nella terza categoria, venne lasciato in congedo illimitato il 2 luglio 1902. Era alto 1,72 metri, di professione contadino, sapeva leggere e scrivere.
Stefano si sposò a Cernusco il 6 luglio 1907 con Maria Ratti. Lui segatore e lei potatrice, ebbero cinque figli nati a Cernusco:
Nome | Nascita | Stato civile | Morte |
1. Giuseppe | 28/06/1908 | 11/11/1935
sp. Virginia Ratti |
11/11/1989 |
2. Enrico | 17/10/1911 | 29/10/1936
sp. Maria Formenti |
28/09/1982 |
3. Serafino | 08/07/1914 | 13/08/1915 | |
4. Angela | 21/07/1917 | 10/11/1941
sp. Angelo Scirea |
10/04/2007 |
5. Carlo | 06/12/1925 | 09/02/1926 |
Dagli atti di nascita dei suoi figli, che nacquero tutti in via Monza, risulta che Stefano di professione fece anche il facchino, il giornaliero ed il bracciante.
Il 10 luglio 1916 fu chiamato alle armi e assegnato al 2° Reggimento Artiglieria Campale Pesante. Servì meno di tre mesi in quanto, con determinazione dell'ospedale militare di Modena, venne riformato a causa della recisione del tendine d'Achille.
L'11 gennaio 1918, rivisitato presso l'ospedale militare di Milano, fu confermato inabile permanentemente al servizio militare.
Stefano morì il 7 agosto 1963 in via Cesare Battisti 2 a Cernusco; nello stesso anno, il 19 novembre, morì anche sua moglie Maria Ratti in via Baracca 6 a Cernusco.
Nel libro "Lessico Cernuschese", a pag. 165, Nello Canducci parla proprio di lui:
"Nella zona a sud del Naviglio la Cascina della Bassa era di grandi dimensioni con la stalla, i magazzini, le rimesse per gli attrezzi, le abitazioni per i salariati e anche la cappella, l'osteria, la scuola. In particolare nella Curt di tri ciap nell'osteria del Cechin, l'Andreoni di via Marcelline - avveniva l'ingaggio dei braccianti - per i lavori stagionali nella Bassa.
Stevan Beran (Della Torre) era uno dei capisquadra che ingaggiava un suo gruppo di ubligàa. Tutti preferivano andare a lavorare con Stefano perchè non tirava la corda cioè non imponeva ritmi di lavoro massacranti. Inoltre prima di mezzogiorno aveva l'uso di dislocare due lavoratori a cucinare, a preparare il risotto condito con il lardo."
GIUSEPPE, primogenito di Stefano, sposò Virginia Ratti nel 1935 ed ebbe sei figli: Osvaldo, Claudio, Maria Giulia, Stefano, Adele e Luigia.
Egli viene citato in un altro libro di Nello Canducci "Passato e avvenire della Banda de Cernusc", a pag. 80, dove si racconta che egli era suonatore nella Banda di Cernusco negli anni '30:
"Beran, Giuseppe Della Torre, prezioso suonatore di trombone d'accompagnamento, aveva il dito indice monco, mutilato. Per arrivare a muovere la chiave del trombone aveva saldato alla chiave una prolunga, un pezzo di ottone. Quando qualche curioso gli chiedeva perchè il suo trombone avesse quello strano marchingegno - Beran - mostrava la mano mutilata dicendo: Per forza go via il dit per culpa de la bindela! (della sega a nastro).
Nella Banda al Pronti, via! del maestro c'è sempre qualcuno che non attacca subito. Beran non attaccava mai al pronti ma aspettava sempre un momento dopo - da bravo suonatore d'accompagnamento - di trascinare con foga la Banda. Allora, una volta, tutti i bandisti decisero a sua insaputa di non attaccare. Al Pronti via del vicemaestro Fossati nessuno fiatò scoprendo così che Beran ancora una volta non aveva attaccato. Ma Beran sostenne che non aveva sentito la parola via."
Nella foto sotto, tratta dal libro "Cernusco sul Naviglio attraverso la storia e le sue cartoline" di S. Bruno e G. Sorisi, la Banda di Cernusco che ha partecipato al concerto romano del 1935 con Giuseppe in quarta fila in piedi, quinto da destra.

Tra i figli di Giuseppe menzioniamo OSVALDO, scomparso nel 2021, molto conosciuto a Cernusco per la sua attività di parrucchiere. Di seguito un articolo pubblicato su Primalamartesana.it che lo ricorda così:
"Cernusco sul Naviglio perde il suo “barbè”. Osvaldo Della Torre aveva 83 anni. In tanti ricordano il suo negozietto in piazza padre Giuliani.
Un barbiere all’avanguardia. Da giovane aveva iniziato a lavorare a Milano. Poi era arrivato in città dove lo zio Enrico gestiva una barberia – sartoria. Dopo qualche anno i due separarono le attività: lo zio tenne in mano le forbici per tagliare fili e stoffe, Osvaldo quelle per aggiustare i capelli. La sua bottega era frequentatissima e, come è facile immaginare, era un luogo di chiacchiere, confidenze e amicizia. Legato alla tradizione, fu però anche uno dei primi ad acquistare una lampada abbronzante per il viso. Quando vent’anni fa si ritirò, i suoi clienti insistettero perché andasse avanti. Così si organizzò e divenne un parrucchiere a domicilio, andando di casa in casa a portare i suoi tagli."
ENRICO, secondogenito di Stefano, sposò Maria Formenti nel 1936 ed ebbe tre figli: Anna, Adriano e Franco. Il terzogenito Franco racconta così dell'esperienza avuta in guerra di suo padre Enrico:
"Un ricordo del mio caro papà Enrico. Il mio rammarico è di non avere colto e scritto a pieno tutti i racconti del sua trauma vissuto negli anni della prigionia in Germania. Nell’anno 1942, periodo della seconda guerra mondiale, mio padre fu richiamato in forza all’esercito italiano e dopo un breve tempo di formazione venne inviato al fronte dell’occupazione greca con gli alleati tedeschi in territorio greco. Non ci sono stati dei fatti significativi in quel periodo, finché un evento drammatico cambiò totalmente la situazione: l'armistizio decretato nel settembre del 1943. Mio padre si trovò in una situazione incomprensibile, da soldato libero a prigioniero di guerra degli stessi alleati. Venne arrestato con tantissimi altri commilitoni, portati in una stazione e fatti salire su una tradotta, rassegnati ma speranzosi che la loro fosse un espulsione in Italia. Invece non fu la sperata loro patria, ma si rivelò un arrivo nel suolo germanico e precisamente in un campo di prigionia a Dresda. Fu una permanenza che durò quattro anni. Impiegato nei lavori pesanti di manutenzione varia, come tutti i suoi compagni, con pochissimo cibo, solo brodo e pane, non sarebbe sicuramente vissuto a lungo. Molti suoi commilitoni li vide soccombere per la fame e le fatiche, solo un puro caso lo tolse da quella disumana situazione: un ufficiale tedesco cercava un sarto che sapesse cucire su misura gli abiti e papà si propose in quanto era la sua professione in Italia. Questa opportunità, si può dire con quasi certezza, gli salvò la vita. Al quarto anno di permanenza papà tornò a casa, distrutto mentalmente e molto cagionevole nella salute, dopo un lungo periodo di convalescenza riuscì a risollevarsi e condurre una vita serena, con la sua cara moglie Maria e i suoi figli, Anna, Adriano e Franco."
Franco, classe 1941, si sposò nel 1968 con Vivalda Cerri (1947) da cui nacqui io (1969) e mia sorella Diletta (1974).
FOTO
Stefano
(1882 - 1963)
Maria Ratti
(1886 - 1963)
Giuseppe
(1908 - 1989)
Virginia
Ratti (1913 - 2001)
Osvaldo
(1937 - 2021)
Enrico
(1911 - 1982)
Maria
Formenti (1915 - 1992)